Quote societarie come beni coniugali

Nella moderna società odierna, molti coniugi intraprendono insieme iniziative imprenditoriali. Mentre costruiscono ditte di successo insieme, è importante capire come le quote societarie in tali società possano essere considerate parte dei beni coniugali (patrimonio coniugale). In questo articolo, forniremo un’analisi legale di tale situazione secondo le leggi della Repubblica di Croazia.

In conformità con l’attuale Legge sulla famiglia, i beni coniugali includono tutti i beni acquisiti dai coniugi attraverso il loro lavoro durante il matrimonio, nonché tutti i beni derivanti da tali beni. Questo può includere, ad esempio, immobili o beni mobili acquisiti durante l’unione matrimoniale, vincite da giochi d’azzardo e benefici patrimoniali derivanti da diritti d’autore e diritti connessi acquisiti durante la durata del matrimonio.

In base all’attuale Legge sulla famiglia, i coniugi sono comproprietari dei beni coniugali in parti uguali, a meno che non abbiano concordato diversamente.

 

Pertanto, se le quote societarie vengono acquisite attraverso il lavoro o attraversi i beni derivanti dal lavoro durante il matrimonio, sono considerate i beni coniugali. In caso di divorzio o scioglimento del matrimonio, tali quote societarie sono soggette a divisione come parte dei beni coniugali (patrimonio coniugale), a meno che i coniugi non abbiano specificato diversamente in accordi legalmente validi riguardanti i beni coniugali.

 

In generale, le quote societarie acquisite durante il matrimonio sono registrate a nome di uno dei coniugi, anche se entrambi i coniugi ne sono effettivi comproprietari, in comunione e indivisi. Se l’altro coniuge desidera rendere visibile la loro comproprietà della quota societaria, è necessario registrare i loro diritti nel registro del tribunale del commercio competente.

Come già accennato, i coniugi possono regolare le loro relazioni patrimoniali, comprese le quote in una società a responsabilità limitata, attraverso un accordo matrimoniale reciproco. Un tale accordo protegge poi il coniuge il cui nome non è registrato come titolare delle quote societarie nella società a responsabilità limitata.

Se un tale accordo non esiste, i coniugi possono regolare anche la questione dei beni coniugali, comprese le quote societarie rappresentanti beni coniugali, attraverso un accordo sulla divisione dei beni coniugali durante il matrimonio o dopo la sua cessazione.

Se i coniugi non stipulano un accordo matrimoniale o un accordo sulla divisione dei beni coniugali per regolare la loro relazione riguardante le quote aziendali rappresentanti beni coniugali, il coniuge che non è registrato come titolare delle quote societarie nella società a responsabilità limitata può esercitare i loro diritti riguardanti tali quote tramite una procedura legale.

 

Questo articolo fornisce solo informazioni legali generali e non dovrebbe essere considerato consulenza legale in situazioni specifiche. Se ha bisogno di consulenza legale specifica, non esitare a contattarmi con fiducia.